martedì 15 gennaio 2008

Il testamento biologico

La salute è un diritto fondamentale ed il consenso informato dell’interessato rappresenta un riferimento ineliminabile, mancando il quale nessuna attività che riguardi la salute della persona può essere legittimamente intrapresa.
Il testamento biologico è una decisione presa da una persona perfettamente lucida, che indica il modo in cui vuole essere trattata in futuro, qualora si trovi in condizioni estreme e sia divenuta incapace di intendere e volere.
L’articolo 32 della Costituzione Italiana fornisce una nitida luce: la salute è diritto fondamentale dell’individuo, non possono essere imposti trattamenti sanitari e la legge non può mai violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Al centro del nostro sistema giuridico è la persona con la sua volontà, non più paziente sottoposto al volere del medico, ma soggetto consapevole al quale competono le decisioni che riguardano i drammi dell’esistere.
La formula della indisponibilità della vita contrasta con i dati che dimostrano, che, ormai i casi in cui attraverso il legittimo rifiuto di cure, la persona dispone in modo autonomo della propria vita.
Nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario.
Nessuno può imporre la prigionia della sofferenza.

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