Una persona che riceve una diagnosi di neoplasia diventa psicologicamente vulnerabile e facile preda della cupidigia di medici che, apparentemente caritatevoli, ma in realtà affamati di denaro, prospettano una lunga attesa nelle liste pubbliche mentre offrono una rapida soluzione dell’urgente problema oncologico privatamente. Come valutare questi medici, queste strutture, anche primarie nel panorama nazionale? E’ questa l’etica così sbandierata nei media? E’ questo l’insegnamento di guru della medicina alle giovani leve che stanno iniziando la professione?
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille!
Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Nessun commento:
Posta un commento